1. I primi anni di vita (1971-1984) - SINFUB - Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Personale di credito, finanza e assicurazioni

1. I primi anni di vita (1971-1984)

Il Sinfub è stato costituito a Napoli il 27 luglio 1971, con prevalente adesione di un gruppo consistente di funzionari delle banche d'interesse nazionale (BIN).

Caratteristica iniziale è stata di escludere i dirigenti dalle proprie fila, in quanto i funzionari (costituenti oltre il 90% della categoria del personale direttivo) li consideravano responsabili dell'impostazione di politiche contrattuali sistematicamente penalizzanti. Il motivo principale che portò alla costituzione del SINFUB fu l'esigenza di rompere il monopolio contrattuale esercitato allora dalla sola Federdirigenticredito. All’epoca, come noto, esistevano due contratti collettivi nazionali di lavoro: uno per il personale direttivo (funzionari e dirigenti), l’altro per il restante personale.
Il Sinfub - per superare le difficoltà inerenti alla propria rappresentatività così come all’epoca era previsto dall’art. 19 della legge n. 300 del 1970 - aderisce alla Uil-Unione italiana del lavoro. A questa confederazione aderivano dunque sia la Uib (stipulante il CCNL relativo al personale impiegatizio) che il Sinfub (rappresentativo del personale direttivo).
Le difficoltà iniziali, ovviamente, furono notevoli, tutte legate alle azioni di disturbo messe in atto dalle aziende di credito e all’ovvia avversità manifestata dalla Federdirigenticredito (Fd).
Nel 1977 il Sinfub stipula il CCNL del personale direttivo con Assicredito (Associazione Sindacale fra le Aziende del Credito).
Col 2° Congresso Nazionale tenutosi a Sorrento il 25-27 maggio 1977, il Sinfub respinse la proposta della Uib tesa ad una confluenza - sic et simpliciter - nella predetta organizzazione e, all’unanimità, revocò l’adesione alla Uil.
Ma, nonostante le difficoltà iniziali, il quadro migliora sostanzialmente agli inizi degli anni '80 in quanto:
- viene esteso l'associazionismo anche ai dirigenti;
- si realizza un maggiore dinamismo sul fronte contrattuale e sulle iniziative di carattere più generale (previdenza complementare, fisco, pensioni, ecc.).
In occasione del 4° Congresso Nazionale (ottobre 1983-febbraio 1984) viene tenuto un "referendum" fra gli iscritti per valutare una proposta per una nuova adesione all'Uil, sponsorizzata dal suo Segretario Generale dell’epoca, Giorgio Benvenuto. La consultazione non accoglie la proposta; però dalla stessa emerge che una larghissima “minoranza” (oltre il 46 per cento) è favorevole alla “confederalità”. E, nonostante alcune inevitabili tensioni, il Sindacato - lungi dallo spaccarsi - esce unito da un momento di grande vivacità dialettica.
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